giovedì 4 ottobre 2007

Stop it. Internet e minori, i pericoli della rete

La pedo-pornografia è un fenomeno, sfortunatamente, in costante aumento e l’avvento di Internet ha fatto emergere il problema in tutta la sua complessità, permettendo di individuarne molteplici sfaccettature e di comprendere meglio il fenomeno, al fine di definire degli strumenti di difesa.
Internet è forse uno dei canali di comunicazione che ha diffuso più degli altri questo fenomeno, ma è la rete stessa che spesso mette a disposizione strumenti e mezzi per combattere lo sfruttamento sessuale dei minori.

“Stop-it” è il progetto di Save the Children per combattere la pedo-pornografia in Internet, che grazie ad una stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine, consente di creare un canale non-istituzionale e supplementare per segnalare alle Forze dell’Ordine la presenza e la diffusione di materiale pedo-pornografico in rete (siti, pagine web, spazi liberi su portali, chat, newsgroup, e-mail, file sharing, forum di discussione, ecc...) a livello nazionale ed internazionale.

Stop-it opera secondo modalità e procedure definite in consulenza con la Polizia Postale per ottenere un lavoro di qualità, rispettando le normative nazionali ed internazionali vigenti in materia e tutelando, anche psicologicamente, gli operatori stessi.
Il progetto ha lo scopo di contrastare e prevenire la diffusione di materiale pedo-pornografico su Internet e di proteggere il maggior numero di bambini che navigano sulla rete dal rischio di abuso e di sfruttamento sessuale, di informare e sensibilizzare la società sulla realtà della pedo-pornografia (rapporti, convegni, pagine web, accordi con gli internet provider, ecc...).
Il progetto Stop-it vuole favorire la segnalazione da parte del pubblico del materiale pedo-pornografico incontrato in rete casualmente.

Tutto ciò non è volto alla criminalizzazione di Internet o del suo uso, ma ad educare e sensibilizzare il pubblico, sia esso adulto che bambino, ad un uso consapevole e responsabile della rete.

Vediamo più da vicino come si svolge il processo: navigando e incontrando materiale pedo-pornografico, chiunque può segnalarlo attraverso il sito www.stop-it.org in modo anonimo o meno.
La segnalazione e il materiale vengono quindi esaminate da personale autorizzato che provvede ad alimentare un database e se il materiale in questione è pericoloso si impegna a girare il tutto alla Polizia Postale e/o ad altri enti competenti di paesi esteri, a seconda di dove è localizzato il server sul quale risiede il materiale.
Stop-it permette quindi una denuncia di materiale illegale senza rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine, in maniera tale da superare eventuali ostacoli di carattere psicologico che potrebbero insorgere nel momento in cui ci si rivolge alla Polizia.

La pedo-pornografia è un atto criminale e dietro ogni atto di pedo-pornografia c’è un abuso. Save the Children ritiene di fondamentale importanza l’identificazione delle vittime e quindi la possibilità di sottrarre i bambini all’abuso, di aiutarli nel processo di riabilitazione e di superare il trauma.
Per quanto riguarda la sensibilizzazione Save the Children vuole coinvolgere sia i minori che i genitori dato che il ruolo che la famiglia ricopre è una cosa fondamentale su cui i ragazzi o i bambini che hanno subito l’abuso, possono continuare ad appoggiarsi per cercare di superare queste difficoltà.
Mettere al corrente i bambini di come possono avvenire i contatti, l’adescamento e di come possono essere ricattati da un malintenzionato è di notevole importanza (ricatti, tecniche di adescamento, minacce di ritorsioni e di riferire i suoi piccoli ma importanti “segreti” e “confessioni” agli amici e/o genitori del bambino).
Tutto ciò non può, inoltre, prescindere da una sensibilizzazione del pubblico più vasto e generico che è spesso ancora oggi incapace di superare alcuni tabù, di parlare di questi aspetti dell’abuso ai bambini nella maniera più idonea: l’approccio con cui viene generalmente affrontato l’argomento sui media, è sensazionalista, mentre occorre parlarne in un altro modo in una maniera aperta e chiara.

L’ultimo rapporto di Stop-it approfondisce queste tematiche introducendo anche alcuni consigli per una “buona” navigazione ed evidenzia il differente livello di curiosità, di percezione del pericolo e di senso critico presente nel minore, soprattutto al variare dell’età del bambino: i più piccoli hanno necessità di una maggiore protezione e controllo da parte del genitore, mentre man mano che crescono devono gradualmente acquisire coscienza dei rischi e quindi delle modalità di difesa dai pericoli che possono incontrare nella rete.

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