“Se è vero che
l’indifferenza, la prevaricazione, l’inettitudine, l’egoismo, l’insensibilità,
la burocrazia ottusa,
paiono a tutti come ostacoli fastidiosi,
per chi non può gestire in prima persona la propria vita,
sono più che altro delle barriere.
Cui vanno aggiunte per soprammercato anche le barriere architettoniche”
paiono a tutti come ostacoli fastidiosi,
per chi non può gestire in prima persona la propria vita,
sono più che altro delle barriere.
Cui vanno aggiunte per soprammercato anche le barriere architettoniche”
Attilio Spaccarelli
MEssaggi sta collaborando da alcuni mesi
con i professionisti e gli allievi dei corsi dell'Associazione ItinerArte,
per allestire, promuovere e portare in scena lo spettacolo teatrale Il Signore a Rotelle,
con l’intento di sensibilizzare sul tema delle barriere
architettoniche, di quelle mentali che ne derivano, e viceversa!
Lo spettacolo è tratto infatti dal libro
autobiografico Troppe Scale di Attilio Spaccarelli, figlio
dell’attrice Lianella Carell - la protagonista del film Ladri di biciclette di V. De Sica - che da decenni convive con la
Sclerosi Multipla.
Tutto è nato
dall’incontro tra l’autore e Lisa Colosimo - attrice e pedagoga, oggi
presidente di ItinerArte - con l'iniziale idea di fare una semplice
lettura drammatizzata per presentare il libro.
Ma l’importanza
dell’argomento, la tenacia e l’irresistibile ironia di Attilio nel descrivere
le sue disavventure quotidiane ci hanno spinto ad andare oltre.
Ha preso forma così il
“Progetto Spacca” al quale hanno via via aderito, in maniera spontanea e
volontaria, tutti i soci di MEssaggi ed ItinerArte, ciascuno con la propria
specifica competenza professionale o amatoriale: Teatro, Scrittura Creativa,
Fotografia, Fumetto, Musica, Comunicazione ecc.
Così nel tempo, l'idea
si è trasformata fino a prevedere un evento
multimediale - in perfetto stile MEssaggi! - in cui verranno contemporaneamente
presentati il libro, lo spettacolo, un video-clip ed una mostra
fotografica, in collaborazione con l'Associazione Dark & Light.
Con l'intento di dare
vita non solo e non tanto ad un progetto multi-artistico ma ad una vera e
propria mobilitazione della cittadinanza
attiva, per chiedere l’abolizione di ogni ostacolo che limiti il
normale svolgersi della vita di una persona sulla sedia a rotelle.
Con la ferma
convinzione che le barriere architettoniche sono prima di tutto mentali. E che
anzi sono le “barriere mentali” a partorire le mostruosità architettoniche e a
ghettizzare chi le subisce.
Valore aggiunto e
significativo è il fatto che nessuna delle persone coinvolte nel progetto ha
famigliarità con questi problemi; ma vestire i panni di Attilio sulla scena, o
scrutarli da un obiettivo, ha donato loro (e noi!) una nuova e preziosa
consapevolezza.
Le storie raccontate,
prendendo vita dalla quotidianità nuda e cruda, hanno spesso un taglio ironico
e grottesco, che è la cifra stilistica dettata dallo stesso autore.
In attesa di
incontrarvi a teatro – il debutto dello spettacolo è previsto per sabato 29 marzo, al Teatro Gianelli di Roma – vi invitiamo a sposare
l’iniziativa diffondendola e sostenendola, anche attivamente, sevi è possibile: da qui potete scaricare una lettera di presentazione
dello spettacolo, che abbiamo preparato per i potenziali sponsor. L’evento infatti sarà gratuito, così come gratuita è la
partecipazione di tutti noi che ci stiamo lavorando, ed ogni piccolo contributo
sarà prezioso per aiutarci a sostenere le numerose spese.
In questi tempi cupi,
solo l'Arte forsennata e Civile, l’impegno personale, la resistenza della
Cultura sovvertitrice di squilibri e ingiustizie ci potranno salvare.
Rendiamo
possibile percorrere la strada tutti insieme: che tu la faccia a piedi o con le Rotelle… unisciti a noi!
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